I vini di Pietro Donà
La distinta delle bottiglie trasferite si è conservata e grazie ad essa sappiamo che, per resistere all’arsura, il Donà riteneva indispensabili almeno:
Borgogna: 14 bottiglie
Borgogna rosso: 349 bottiglie
Borgogna rosso vecchio: 44 bottiglie
Borgogna bianco: 101 bottiglie
S. Lorent: 30 bottiglie
Bordò: 208 bottiglie
Reno: 54 bottiglie
Monte Moro: 36 bottiglie
Capo di Buona Speranza: 40 bottiglie
S. Petronio: 24 bottiglie
Tokaj: 60 bottiglie
Madera: 24 bottiglie
Malvasia Madera: 36 bottiglie
Santubal: 30 bottiglie
Petro Kimens o Ximenes: 52 bottiglie
Vin de Keres: 49 bottiglie
Pacaret: 32 bottiglie
Vin vieux de Malaga: 31 bottiglie
Vin tinto de Alicante o Alicante: 31 bottiglie
Vin tinto de Rota: 30 bottiglie
Spagna: 2 bottiglie
Hermitaggio: 1 bottiglia
Almiza: 30 bottiglie
Moscato di Cipro: 16 bottiglie
Moscato vecchio di Cipro: 35 bottiglie
Moscato segnato “I”: 1 bottiglia
Lonedo: 40 bottiglie
Picolit: 152 bottiglie
Picolit ad uso di Tokaj: 36 bottiglie
Picolit vorajo: 24 bottiglie
Picolit d’Istria: 23 bottiglie
Picolit 1772: 3 bottiglie
Picolit 1776: 3 bottiglie
Picolit 1778: 6 bottiglie
Picolit primo S. Vito 1780: 2 bottiglie
Cipro 1782: 23 bottiglie
Cipro 1783: 28 bottiglie
Cipro 1784: 32 bottiglie
Cipro 1785: 84 bottiglie
Cipro 1786: 38 bottiglie
Refosco 1781: 6 bottiglie
Moscato di Barbaran 1784: 20 bottiglie
Bresparolo 1782: 20 bottiglie
Per i dopocena erano disponibili, invece, 25 bottiglie di Rosolin da Corfù e 40 bottiglie di Rosolin da Zara nei gusti:
Menta
Salvia
Rosa
Melissa
Cannella
Viola
Fragola
Vaniglia
Garofano
Marasca “da Sebenico”
Mandorla amara.
Per i pasti informali di ogni giorno erano a disposizione del diplomatico 2 botti e 2 caratelli di vino “Cipro” per un totale di 176 “Secchie” corrispondenti a circa 1888,5 litri.
La distinta fornisce un documento interessantissimo non solo di quelli che erano i gusti in materia di vino di un aristocratico dell’epoca ma anche di quelle che erano le zone vinicole più prestigiose.
Abbiamo quindi:
Francia
Bottiglie da Borgogna a Bordò
Germania
Reno, forse si tratta di vino della Mosella
Istria
Bottiglie da Monte Moro a S. Petronio
Ungheria
Tokaj
Spagna
Bottiglie da Madera a Almiza
Cipro
Bottiglie di Moscato di Cipro e Moscato vecchio di Cipro e bottiglie da Cipro 1782 a Cipro 1786
Friuli
Bottiglie da Picolit a Picolit primo S. Vito 1780
Vicentino
Bottiglie di Lonedo e da Refosco 1781 a Bresparolo
Non è stato possibile identificare la provenienza della bottiglia Moscato segnato “I”.
Colpisce, poi, l’assenza nell’elenco dei vini di zone che ai nostri giorni sono prestigiosissime come Colli Euganei, Valpolicella, Treviso e Valdobbiadene.
Purtroppo non conosciamo il volume unitario di quelle 1900 bottiglie, quindi è impossibile fare il calcolo di quanto vino forniva ogni area geografica.
Tuttavia nessuno ci proibisce di ipotizzare che questo fosse sempre costante, quindi provando a calcolare si ottiene un risultato sorprendente, abbiamo infatti:
Francia
Bottiglie da Borgogna a Bordò, 746 pezzi pari al 39,26% del totale
Germania
Reno, 54 pezzi pari al 2,84% del totale
Istria
Bottiglie da Monte Moro a S. Petronio, 100 pezzi pari al 5,26% del totale
Ungheria
Tokaj, 60 pezzi pari al 3,16% del totale
Spagna
Bottiglie da Madera a Almiza, 348 pezzi pari al 18,32% del totale
Cipro
Bottiglie di Moscato di Cipro e Moscato vecchio di Cipro e bottiglie da Cipro 1782 a Cipro 1786, 256 pezzi pari al 13,47% del totale
Friuli
Bottiglie da Picolit a Picolit primo S. Vito 1780, 249 pezzi pari al 13,11% del totale
Vicentino
Bottiglie di Lonedo e da Refosco 1781 a Bresparolo, 86 pezzi pari al 4,53% del totale
Non identificate
Moscato segnato “I” , una bottiglia
Si segnala la netta prevalenza dei vini esteri rispetto a quelli nazionali, dove per “nazionali” intendiamo prodotti in quello che all’epoca era il territorio della Repubblica, 77,05% contro 22,95%.
La Francia rappresenta, sia in assoluto che relativamente ai vini esteri, il principale produttore.
Tra i vini esteri Francia, Spagna ed Impero Ottomano, “Cipro” e “Moscato”, rappresentano il 92,21% dei produttori.
Tra i vini nazionali il Friuli recita il ruolo che la Francia ha tra gli esteri e in coppia con l’Istria fornisce l’80,05% del totale di prodotto Veneto.
Autore articolo: Enrico Pizzo
Bibliografia:
M. Dal Borgo, I vini di Pietro Donà, ambasciatore veneziano a Papa Pio VI (1786-90), in ” Il vino nella storia di Venezia Vigneti e cantine nelle terre dei dogi tra XIII e XXI secolo ” a cura di Carlo Favero
Commenti
Posta un commento